Il metodo Soil Displacement rappresenta una costipazione laterale del terreno.
Si tratta di una metodologia eseguita senza asportazione di terreno e quindi alternativa ai pali trivellati. Il terreno viene costipato grazie alla roto-infissione di un apposito utensile che, in relazione al progetto, può essere di differenti diametri.
L’operazione di infissione e la contemporanea compattazione del terreno migliorano lo stato di addensamento del suolo rispetto alle condizioni iniziali, con un sostanziale miglioramento della resistenza laterale e di punta del palo di fondazione. L’assenza di asportazione di materiale di fatto impone che il volume del terreno venga spinto lateralmente e in profondità, garantendo un miglioramento delle resistenze geotecniche.
Questa tecnologia trova applicazione in terreni di qualsiasi natura con scarsa o media resistenza, l’eventuale presenza d’acqua di falda non è elemento di controindicazione.
Può essere utilizzata anche in terreni instabili senza uso di tubi di rivestimento giacché il metodo non implica alcuna situazione di “scavo aperto”.
Le principali caratteristiche sono: